Agricoltura e dintorni

Da quando l’agricoltura non è più stata di sussistenza e per l’autoconsumo ma produzione per il commercio, le fasi della filiera si sono separate, si è anche progressivamente staccata la connessione tra cibo e agricoltura.

Oggi le contraddizioni che tengono insieme emergenza alimentare, valenze salutistiche, fattori identitari, emergenze climatiche, potenzialità di sviluppo inedite, determinano una nuova centralità dell’agricoltura. Non è più questione settoriale ma qualcosa che appartiene e tutta la società civile, sulla quale essa vuole esprimersi e decidere.
Oggi, compito della politica, è riconnettere i due estremi, è tempo di un nesso più stetto tra chi produce e chi consuma. È tempo di riconoscere, dar voce, ad un nuovo soggetto, più organizzato, più forte, più condizionante: il consumatore. È urgente sostenere un processo di rafforzamento, di autonomia, di maggior organizzazione, maggior potere contrattuale al soggetto determinante: il produttore.
Vi è la consapevolezza che l’approccio tradizionale non serve più.
Non c’è più una “Questione Agricola” ma ci sono ad un tempo una “questione almentare – ambientale – enrgetica – culturale – climatica”.  In ognuna di esse trova posto il produrre e l’intraprendere in agricoltura.
Inseguire solo gli interessi di categoria con occhio corporativo è non solo anacronistico, è anche inadatto e quindi inutile sul piano economico e sociale.
I rapidi cambiamenti del mercato globalizzato, la forte crisi dell’economia mondiale richiede una politica coraggiosa di forte discontinuità e di forte innovazione in cui: distintività del prodotto, capacità imprenditoriale e etica e sostenibilità di produzione diventano i fattori trainanti di una nuova generazione di Politiche Agricole.
Serve una moderna agricoltura che nasca dall’incontro tra “nuovi saperi – nuove tecnologie & tradizione – identità culturale”.

Comunicati e Interventi   –   Iniziativa Legislativa

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